
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
[…] Lo sbigottimento per l’aspetto e il contegno dello sposo cresceva nei convitati, quanto piú essi avvertivano il contrasto con l’aria della giovanissima sposa. Era una vera bambina ancora, vispa, fresca, aliena: e pareva si scrollasse sempre d’addosso ogni pensiero fastidioso con certi scatti d’una vivacità piena di grazia, ingenua e furba nello stesso tempo. Furba però, come d’una birichina ancora ignara di tutto. Orfana, cresciuta fin dall’infanzia senza mamma, appariva infatti chiaramente che andava a nozze affatto impreparata. Tutti, a un certo punto, finito il pranzo, risero e si sentirono gelare a un’esclamazione di lei, rivolta allo sposo: – Oh Dio, Nino, ma perché fai codesti occhi piccoli piccoli? Lasciami… no, scotti! Perché ti scottano cosí le mani? Senti, senti, papà, come gli scottano le mani. Che abbia la febbre? […]
