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Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino. Musiche di Simon Balestrazzi

Scosso dalla moglie, con una strappata rabbiosa al braccio, springò dal sonno anche quella notte, il povero signor Anselmo. – Tu ridi! Stordito, e col naso ancora ingombro di sonno, e un po’ fischiante per l’ansito del soprassalto, inghiottí; si grattò il petto irsuto; poi disse aggrondato: – Anche… perdio… anche questa notte? – Ogni notte! ogni notte! – muggí la moglie, livida di dispetto. Il signor Anselmo si sollevò su un gomito, e seguitando con l’altra mano a grattarsi il petto, domandò con stizza: – Ma proprio sicura ne sei? Farò qualche versaccio con le labbra, per smania di stomaco; e ti pare che rida.
- No, ridi, ridi, ridi, – riaffermò quella tre volte. […]