
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino. Musiche di Simon Balestrazzi
[…] Egli parlava del pudore. E il pudore per lui era la vendetta dell’insincerità. Non che non fosse sincero per se stesso. Era anzi sincerissimo, ma come espressione della sensualità. Insincera è la donna che voglia negare la sua sensualità mostrando in prova il rosso del suo pudore su le guance. E questa donna può essere insincera anche senza volerlo, anche senza saperlo. Perché nulla è più complicato della sincerità. Fingiamo tutti spontaneamente, non tanto innanzi agli altri, quanto innanzi a noi stessi; crediamo sempre di noi quello che ci piace credere, e ci vediamo non quali siamo in realtà, ma quali presumiamo d’essere secondo la costruzione ideale che ci siamo fatta di noi stessi. […]